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CREMA (15 gennaio 2021) - Hanno protestato in tanti, civilmente, ma con fermezza: hanno esposto i cartelli fuori da ristoranti e bar e condiviso sui social. Si sono fatti sentire, sostenuti da amici e clienti, molti dei quali hanno prenotato il pranzo da asporto in segno di solidarietà, oppure sono passati per un caffè o una bibita da portare via. Decine di baristi e ristoratori cremaschi hanno aderito alla giornata nazionale. Una delegazione, formata da una dozzina di esercenti, anche di fuori città, è stata ricevuta in Comune dal sindaco Stefania Bonaldi, che li ha accolti nell’aula degli Ostaggi. Con la delegazione gli assessori Cinzia Fontana (Bilancio) e Matteo Gramignoli (Commercio). I protagonisti della protesta hanno chiarito subito di non intendere sfidare le regole né creare disordini. «Vogliamo esprimere – hanno spiegato – il disagio della nostra categoria e fare alcune richieste alle autorità affinché si riconsiderino le restrizioni che da mesi impediscono loro di lavorare con continuità. Chiediamo di potere tornare a lavorare e di essere equiparati alle altre attività commerciali, una necessità economica e psicologica per noi, per i dipendenti e per i fornitori».
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15 Gennaio 2021
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