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14 Agosto 2020 - 07:36
CREMA (14 agosto 2020) - I nomi spaziano dallo storico, al sacro e fino al profano: Barbarossa, San Pantaleone e Birillo. Sentendoli pronunciare, nessuno penserebbe mai che si stia parlando di pomodori. Ma non di pomodori qualunque, bensì delle tre nuovissime varietà cremasche Doc, fresche di maturazione. A realizzarle è stata la sede di Crema dell'istituto agrario Stanga, nella serra dell'azienda agricola Gallotta di Sotto, dove i suoi studenti sperimentano coltivazioni tradizionali e, appunto, nuove, come in questo caso. «Da tre anni - spiega il direttore dell'azienda, Basilio Monaci, docente della scuola - avevamo iniziato la ricerca attraverso l’incrocio di alcune delle nostre varietà. L’obiettivo era di creare dei pomodori del tutto nuovi e quindi mai prodotti finora da nessuno. Ora che la fase di sperimentazione è terminata, abbiamo ottenuto il Barbarossa, il San Pantaleone e il Birillo, così come sono stati battezzati». Il lungo e proficuo lavoro di ricerca è stato svolto, oltre che da Monaci, dal suo collega Alessandro Noci, coltivando, è proprio il caso di dirlo, l'idea di Luca Fusarpoli, proprietario dell'azienda che viene affittata allo Stanga, e grande appassionato genetista di mais vitrei e di pomodori.
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