L'ANALISI
17 Luglio 2020 - 07:40
CREMA (17 luglio 2020) - Il giorno dopo la sentenza di condanna a 24 anni di reclusione per Ousseynou Sy inflitti dalla Corte d’Assise di Milano. Non solo, la stessa corte riqualifica il reato di strage aggravata dal terrorismo in attentato per finalità terroristiche. La vicenda è quella del bus dirottato e poi incendiato il 20 marzo scorso, lungo la Paullese, all’altezza di San Donato Milanese: al volante c’era il 48enne Sy. Un atto terroristico finito bene, perché tutti i 50 studenti della media Vailati che erano a bordo, i due docenti e la bidella si sono salvati.
La sentenza pronunciata dalla Corte d’Assise ha anche un aspetto tecnico, legato ai risarcimenti. La società di autotrasporto Autoguidovie e il ministero dell’Istruzione, chiamati in causa come responsabili civili (chi li citerà entrambi, chi solo Autoguidovie, sono stati condannati a risarcire le vittime e i loro genitori, in solido con Ousseynou Sy. I giudici hanno fissato una provvisionale di 25 mila euro per ciascun ragazzino, 3mila per ogni genitore, 25 mila per il professor Andrico e per la bidella, 35 mila per il professor Cadei, 10 mila per il Comune di Crema. Ad Autoguidovie (società che ieri ha scelto la via del silenzio) , l’ex autista dovrà risarcire 150mila euro.
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