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MALTEMPO
SERGNANO (10 agosto) - La solidarietà verso i cremaschi, colpiti dalla devastazione della tromba d’aria di mercoledì, supera gli steccati politici. E si concretizza nell’impegno, affinché da Palazzo Lombardia giunga al più presto un aiuto concreto. E mentre a Sergnano prosegue la conta dei danni, così come a Ricengo, Camisano, Casale e Soncino, i consiglieri del territorio sono già al lavoro. Sebbene l’imbuto ai fondi, che possono essere messi sul piatto dalla dichiarazione dello stato di calamità, sia a Roma. E la crisi di governo non aiuti. La stima provvisoria dei danni parla di milioni di euro ed è stata principalmente l’agricoltura ad essere messa in ginocchio nella fascia interessata dalla tempesta.
«Sicuramente c’è il massimo della disponibilità — assicura Federico Lena, al secondo mandato al Pirellone nelle fila della Lega — sto ascoltando le associazioni di categoria, per raccoglierne le istanze e ho contattato l’assessore all’Agricoltura Fabio Rolfi, per verificare se ci siano fondi a disposizione per gli interventi più urgenti. Ma la Regione, in termini economici, può muoversi solo quando lo Stato avrà dichiarato l’emergenza. E ciò dovrebbe avvenire entro un mese, dopodiché potremo anche anticipare gli stanziamenti».
«Ci sono due aspetti — rimarca il collega d’opposizione Matteo Piloni, in quota Pd — i danni molto ingenti all’agricoltura, per far fronte ai quali la Regione si deve attivare subito nei confronti del governo, per ottenere il riconoscimento dello stato di calamità. Ma anche la devastazione che ha colpito aziende e abitazioni private, oltre agli edifici pubblici».
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09 Agosto 2019
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