Il Giro Rosa all'americana Abbott, la 'crono' di Cremona alla VanDijk

Non bene, ma questo era anche atteso in quanto l’atleta in maglia rosa conferma anche nel fisico che la sua specialità è la salita, la leader della generale Mara Abbot (Nazionale Usa) la quale ha chiuso la corsa contro il tempo al 38˚ posto con un ritardo di 2’14" dalla vincitrice Van Dijk. Ha comunque conservato il primato vincendo il Giro con un margine di 1’33" sull’italiana Guderzo. Male, invece, l’attesa Marianne Vos che non è andata oltre il 17 posto con un ritardo di 1’31" e questa è sicuramente una sorpresa negativa. Dopo aver perso la maglia rosa nell’arrivo in salita della 5ª tappa, nella penultima di sabato corsa a Corbetta, nel milanese, l’atleta olandese vincitrice degli ultimi due Giri Rosa aveva mostrato segali di ripresa conquistando il terzo successo di tappa, che l’autorizzava a completare il poker nell’arrivo all’ombra del Torrazzo. Evidentemente non ha la brillantezza e la condizione dei giorni migliori, del resto difficile da mantenere per un’atleta che sta correndo da gennaio. Anche nel ciclocross, dove ha conquistato la maglia di campione del mondo che veste su quella della strada, con al collo la medaglia d’oro Olimpica. Sul resto del fronte le attese erano anche per la tricolore della cronometro individuale Tatiana Guderzo (MCipollini Giordana) che ha poi concluso la prova all’11˚ posto, a 1’22" dalla Van Dijk. Questo le ha consentito di recuperare sulla vincitrice del Giro e di consolidare il posto d’onore a spese della Hausler che ha distanziato di altri 17". Un po’ sotto le attese, anche perchè in salita aveva dimostrato di avere una buona condizione, ha invece concluso Francesca Cauz che è finita al 90˚ posto di tappa con un ritardo di 3’38". L’atleta trevigiana ha perso posizioni nella classifica finale, ma ha conservato la maglia bianca in quanto prima nella speciale classifica delle Giovani.
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