L'ANALISI
01 Novembre 2023 - 17:55
CREMONA - Barche, remi e Po in memoria del compianto Camillo Vacchelli, un grande appassionato del fiume, vogatore alla veneta di esperienza e di classe, dallo stile impeccabile, nonché per anni presidente della Federazione canottaggio a sedile fisso. Un memorial che più che gara è stata una festa di sport e di amicizia, voluta dalla famiglia, il fratello Alberto prima tutto, e organizzata da tanti amici: Giuseppe Bozzetti, Armando Catullo, Filippo Moglia, solamente per citarne qualcuno.
La competizione si è tenuta sulle acque antistanti le canottieri con tutti i partecipanti provenienti dalle società rivierasche: Baldesio, Flora, Dopolavoro ferroviario, Bissolati (Ettore Pigoli, Roberta Magni, Nicolas Guindani, Pierluigi Denti, Palmiro Ardovini, Giovanna Compiani, Claudio Condor, Armando Catullo, Leonardo Benedusi, Alberta Schiavi, Mark Guindani, Giorgio Marieni, Ivano Fugazzi, Davide De Carli).
Gli equipaggi, estratti a sorte, proprio per garantire un grande equilibrio, si sono imbarcati sulle ‘mascarete’, imbarcazioni tipiche della Laguna veneta, inconsuete per il Po cremonese, ma che vengono utilizzate una volta l’anno proprio per ricordare Camillo.
Una competizione emozionante, con il fiume ingrossato che ha costretto i vogatori a una maggiore attenzione al momento della virata al pilone del ponte sul Po. Alla fine più che le classifiche hanno vinto lo sport e l’amore per il fiume. Ma non si può non sottolineare la prestazione del 20enne Nicolas Guindani, del Dopolavoro ferroviario, per il ritmo di vogata, per la forza, ma soprattutto per lo stile leggero: Camillo sarebbe contento vedendo il mulinare delle pale.
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