L'ANALISI
21 Agosto 2025 - 05:00
CREMONA - Dall’oratorio di Sant’Agostino al West End Off di Londra il passo è breve, basta che la passione sia tanta e la determinazione nel calcare le scene pure. Queste due caratteristiche fanno parte della personalità di Matteo Giambiasi, 33 anni, insieme ad Adriano Voltini, fra i fondatori della Compagnia dell’Ago, appunto presso l’oratorio di Sant’Agostino, un ensemble di giovanissimi interpreti innamorati della musica.
Oggi Adriano Voltini è in tour con Cantando sotto la pioggia, mentre Giambiasi è volato a Londra per affinare le sue doti di musicista, cantante, attore e compositore. «Ma non ci siamo dimenticati delle nostre origini — racconta Giambiasi —. La Compagnia dell’Ago è diventata A.G.O. Spettacolo e con Adriano Voltini stiamo riscrivendo Vado a Teatro!, vincitore del Premio PrIMO (Premio Italiano del Musical Originale) 2022, in vista di una potenziale tournée futura nei teatri d’Italia. Tutto ciò compatibilmente con i nostri impegni. Con noi sta lavorando a questo progetto anche Andrea Ascari che è stato nostro insegnante alla Scuola del Teatro Musicale. Ascari ha esperienza ventennale in traduzione di musical ed è il massimo esperto italiano del compositore americano Stephen Sondheim».
Giambiasi, una volta diplomato alla Scuola del Teatro Musicale di Milano e Novara nel settembre 2023, ha avuto la possibilità di accedere alla «Mountview (Academy of Theatre Arts) — spiega — una delle accademie più prestigiose per chi vuole fare musical e diventare un performer completo. Sono ammessi solo 32 studenti all’anno e la selezione è durissima, su centinaia di candidati. Ho frequentato il Master of Arts in Performance - Musical Theatre, una sorta di magistrale, un percorso annuale ma con un programma intensivo, serrato. Uno dei valori aggiunti della Mountview è legato a chi vi insegna: non solo professionisti, ma artisti ancora in attività, che permettono di entrare in contatto col mondo reale dello spettacolo londinese».
Farsi spazio nel West End è assai difficile, ma Giambiasi è mosso da una passione per la scena che gli dà energia e una grande determinazione: «Quando mi si è aperta l’occasione di frequentare la Mountview non ho avuto dubbi: andare a Londra voleva dire entrare nel cuore del musical — afferma —. Potevo rimanere in Italia e cominciare a fare provini, ma ho voluto offrirmi un’opportunità in più di formazione. Oggi, a due anni da quella scelta, devo dire che è stato il percorso giusto, anche se sono ancora in cerca».
Ottenuto il diploma del master, la Mountview organizza una serie di colloqui e provini dopo lo showcase finale: «La scuola non ti permette di accedere a una scrittura, ma ha la forza di metterti in contatto con agenti e persone che cercano cantanti, danzatori e artisti per i musical e per il teatro — spiega l’artista cremonese —. Mi sono diplomato nel 2024 e, grazie ai vari provini e incontri, ho trovato un agente che mi potesse indirizzare. Ho avuto modo così di esibirmi come cantante e compositore al concerto Scribbles presso il The Other Palace Theatre nel doppio ruolo di interprete e autore. Le proposte per serate musicali e recital arrivano e mi permettono di rimanere allenato e di impratichirmi con il mondo della performance musicale».
La passione per la scrittura e la composizione musicale, per Giambiasi, è motivo di sfide continue e così il lavoro di tesi del percorso alla Mountview per l’artista cremonese è stata la composizione di un musical originale, Just A Phase, poi presentato al Golden Goose Theatre, uno dei locali del West End Off di Londra. «Just A Phase è un musical di formazione queer. È una fredda giornata di novembre a Plymouth, Minnesota, e la neve inizia a cadere quando Josh, un ragazzo appena trasferitosi da Monticello, nota Michele, uno studente italiano in scambio, durante una lezione di matematica — spiega —. Dal primo sguardo al primo appuntamento, i due iniziano a innamorarsi. Tuttavia, Michele non ha ancora fatto coming out con la sua famiglia cattolica, mentre Josh fatica a comprendere appieno i suoi sentimenti. Nel mio lavoro ho fatto incontrare, idealmente, il film Tick, Tick... Boom! con la serie Heartstopper, divertendomi a dare vita a un musical pop-rock commovente, divertente ed emozionante che approfondisce l'influenza del background culturale sull’esperienza del coming out. Il lavoro è stato ben accolto, vediamo gli sviluppi. Ma intanto la canzone che dà il titolo allo spettacolo è già disponibile per lo streaming su Spotify e Apple Music. E anche questo è pur sempre un piccolo passo».
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