L'ANALISI
02 Giugno 2025 - 11:27
CREMONA - «Balliamo, balliamo altrimenti siamo perduti», diceva Pina Bausch e le scuole di danza cremonesi hanno preso in parola la grande coreografa tedesca. Ancora una volta - questa era la ventisettesima edizione - il Ponchielli ha ospitato i saggi/spettacoli delle diciassette scuole che hanno partecipato a CremonaDanza.
Tanti i generi proposti in scena, palpabile la commozione e infinito l’impegno di chi ha ballato ma anche dei docenti e delle docenti che hanno preparato i gruppi, dei coreografi, di chi ha preparato i costumi e pensato le luci, di tutto quello che c’è dietro le quinte. Perché ogni spettacolo è un concentrato di creatività, emozioni e ‘lavoro sporco’.
Quest’anno il teatro ha suggerito alle scuole il tema degli Anniversari, lasciando poi carta bianca. Questo ha dato modo di spaziare tra diversi linguaggi espressivi, passando dalla danza classica all’hip hop, alla modern dance alla danza folkorica. Si sono così alternati Il lago dei cigni di Martina Sassano, Ansamblul Traistuta di Ecaterina Pislariu, Infinity Dance di Cinzia Guadrini, Centro Danza Sporting Life di Rossana Bettoli e Monica Salvoldi, Amore per la danza di Zorica Brajovic, On stage di Laura Diomede, Lecolededanse di Laura Costa, Specchio Riflesso Danza di Simona Meli, Cremonadance&Co di Renato Arisi, The Osb Academy di Nicholas Gelati, Dancenter di Anna Soldi, Studio Danza di Mriagrazia Cavalli, Rdb Blue Company di Linda Signorini, Danz’Arte di Ezio e Mariangela, Teatrodanza di Paola e Silvia Posa, Il laboratorio di Marianna Bufano e Chiara Servalli e infine Attitude di Virna Quagliotti.
Applausi tanti, tantissimi. E super meritati.
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