L'ANALISI
15 Gennaio 2025 - 19:24
CREMONA - «Chiudere le buche, aprire le menti». Una provocazione, una frase icastica che il direttore del quotidiano La Provincia, Paolo Gualandris, ha utilizzato per definire le coordinate di un mestiere: quello del giornalista, in profonda trasformazione, ancorato alla tradizione, ma per sua vocazione proiettato al futuro.
Di questo e soprattutto del lavoro di giornalista si è parlato questa mattina al Manin nell’ambito delle iniziative dedicate all’orientamento alle professioni, curate dal professor Alberto Maffini. A essere coinvolte sono state le classi quarte dei due indirizzi: classico e linguistico.
«Abbiamo intitolato questo incontro ‘Masterclass di giornalismo’ — ha esordito la preside Maria Grazia Nolli — perché l'obiettivo è quello di fornire ai nostri ragazzi uno spaccato delle opportunità formative e lavorative che il mondo dell'informazione offre».
E con quello stesso obiettivo si sono mossi Gualandris e il giornalista Nicola Arrigoni offrendo agli studenti uno spaccato del mestiere nelle sue trasformazioni. Gualandris ha messo in evidenza come lo sforzo di un giornale locale, soprattutto, sia quello di dar voce alla comunità e alle sue storie da un lato, ma dall'altro anche mettere al servizio dei cittadini la capacità di leggere la realtà, verificando la veridicità delle informazioni e delle notizie.
La soddisfazione nel raccogliere le situazioni di disagio dei cittadini, portandoli alla ribalta dell'opinione pubblica, non è disgiunta dalla volontà di documentare, giorno dopo giorno, la vita della comunità in tutti i suoi aspetti. Ad Arrigoni è spettato il compito di raccontare il lavoro del giornalista, le tempistiche che portano dalla ricerca della notizia alla realizzazione del giornale. Si è cercato anche di fornire le coordinate sui percorsi formativi per accedere alla professione.
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