La prima dote di un giornalista? La curiosità. Che significa voglia di scoprire, capacità di meravigliarsi, desiderio di imparare. E, alla fine, gusto di raccontare. Questa è la mia visione della professione che ho iniziato a soli 17 anni, come corrispondente da Ghedi, il mio paese natale. Iscritto all’Ordine dal 1985, ho speso gran parte della carriera a Bresciaoggi, da redattore ordinario a caporedattore centrale, con una lunga parentesi da inviato sportivo (ai Mondiali di Italia ’90, alla Mille Miglia, al seguito del Brescia di Baggio, Pirlo e Guardiola). Corrispondente da Brescia per il Corriere della sera, la Gazzetta dello Sport e il Guerino Sportivo, ho lavorato anche a Brescia.Tv come conduttore di tre talk show: “RetroGusto", “Il Gusto del pallone” e “Incrocio pericoloso”. Nel 2013 sono stato nominato Cavaliere della Repubblica, nel 2016 Ambasciatore di Brescia Provincia ospitale come “Testimonial di eccellenza nel mondo della comunicazione”. Ho scritto anche due libri (nel 2007 "Tutto il Brescia - Tremila volte in campo" insieme a Ciro Corradini e Carlo Fontanelli e nel 2016 "Brescia 110 e lode - I gol che hanno fatto la storia" insieme a Ciro Corradini). Ora lavoro a due romanzi. Ospite di RaiNews 24, Tv8, Sky, Tg5 e Caterpillar, dal 2019 oltre a guidare La Provincia di Cremona e di Crema sono direttore responsabile del Vanoli Magazine e dal 2020 del periodico “Rinascita Agraria”. Se non fossi diventato giornalista, avrei voluto fare lo chef. O il vigile del fuoco.